sabato 11 aprile 2009

Terremoto

Un evento come il terremoto in Abbruzzo è un evento che scuote, capisci la caducità della vita,vedi morte e distruzione...lo vedi sul giornale, alla tivù , lo senti alla radio mentre vai al lavoro, ma sei sempre uno spettatore. Poi ti arrivo una telefonata o vedi un telegiornale e noti un particolare che ti ricorda qualcosa e ti accorgi che la sofferenza che hai visto passare sotto i tuoi occhi, che ti ha visto spettatore, ti vede protagonista.Oggi ho sentito un'amica di vecchia data, quasi una sorella e ho appreso da lei che ha perso tutta la sua famiglia abbruzzese sotto le macerie di quel terremoto, e anche il nipotino di pochi mesi....Ho sentito una morsa nel petto, come un macigno che schiacciava il mio cuore....e ho pianto per lei. La sofferenza che ho provato per l'affetto che ho per lei e' indescrivibile. Penso che dovremmo sentirci vicini a Loro, gli abbruzzesi, come se ognuno di quei morti fosse una persona che conosciamo, che abbiamo incontrato almeno una volta nella nostra vita, che ci ricorda qualcuno...e poi i bambini, innocenti vittime di tutte le azioni umane ma anche naturali, come oggi in Abruzzo.Ora siamo mobilitati, ma domani....?

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